L'S.M.79 Sparviero venne impostato negli anni '30 dall'azienda italiana SIAI-Marchetti come aereo civile stabilendo, per l'epoca, importanti record mondiali di velocita'. Caratterizzato dalla sua tipica configurazione a tre motori, ad ala bassa, aveva una struttura in legno, tela e metallo. Successivamente declinato nelle versioni militari, venne largamente impiegato dalla Regia Aeronautica durante la Seconda Guerra Mondiale in particolar modo nel teatro operativo del Mediterraneo come bombardiere terrestre e, successivamente, come efficace aerosilurante. Riconoscibile per la "gobba" dietro la cabina di pilotaggio, grazie ai suoi tre motori radiali Alfa Romeo 126 RC34 da 750 CV era in grado di raggiungere la velocita' massima di 430 km/h. Se nel ruolo di bombardiere venne sostituito da altri velivoli piu' moderni, lo "Sparviero" per tutta la durate dal conflitto ottenne significativi risultati, nelle mani di abili equipaggi, nelle operazioni marittime di attacco con i siluri al naviglio nemico.